Data di pubblicazione: 01/03/2023
Tra poco più di una settimana prenderà inizio l'evento per antonomasia in termini di apertura: apertura alla creazione, a repertori rari, ad altre forme di espressione artistica... Un'edizione 2023 che inizierà l'8 marzo e proseguirà fino al 2 aprile!
Ci sono eventi esemplari per la loro longevità e modernità, come espresso da S.A.R. la Principessa di Hannover, e il Printemps des Arts è uno di questi.
Un evento che fa perdurare lo spirito di apertura caro al Principe Alberto I e al Principe Pierre e che quindi si estende a diverse discipline. Cinema, letteratura, jazz, pittura: il Printemps des Arts 2023 vuole essere una celebrazione della pluralità delle arti, un crocevia tra musicisti, attori, poeti e compositori.
Se questa edizione 2023 riprende il tema dell'anno scorso, basato su una frase presa in prestito dal compositore Guillaume de Machaut, "La mia fine è il mio inizio", si concentrerà anche sulla musica nordamericana. Una doppia filosofia che genera un programma unico con l'integrale delle opere per violoncello e pianoforte di Gabriel Fauré di Aurélien e Denis Pascal, l'immenso corpus pianistico di Franz Schubert di Michel Dalbert o un omaggio a Chet Baker da parte del suo leggendario contrabbassista Riccardo Del Fra.
Il Printemps des Arts è anche un momento di incontro, la manifestazione organizza dunque sessioni preliminari durante le quali gli specialisti (compositori, musicologi, giornalisti...) possono conversare con il pubblico e sessioni successive in cui gli spettatori possono condividere le loro impressioni e scoprire gli artisti in momenti inediti!
Infine, per gli amanti della musica in erba: il festival moltiplica le azioni destinate alle giovani generazioni. Alcuni artisti in cartellone del Printemps des Arts trasmetteranno la loro passione agli studenti dei conservatori della regione, mentre per tutto il mese si svolgeranno masterclass e progetti didattici, a dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che la manifestazione è un ottimo luogo di incontro e condivisione.
Crediti fotografici:
Alice Blangero / Alain Hanel / Lyodo Kaneko