Data di pubblicazione: 01/06/2017
La mostra dedicata alla dinastia Grimaldi si svolgerà alla Città Proibita
di Pechino da settembre a fine dicembre 2018.
La seconda attesa puntata dello
scambio culturale tra il Grimaldi Forum Monaco e la Città Proibita di Pechino
si profila tanto spettacolare quanto la prima…
Se la scorsa estate il centro
culturale monegasco ha ospitato con sfarzo e successo - 47 000 visitatori in
due mesi- i tesori del Museo del Palazzo imperiale, questa volta si accinge ad
esportare in Cina la mostra «Principi e Principesse di Monaco, una dinastia
europea (XIII – XXI secolo)». Nata in collaborazione con il Palazzo dei
Principi e con la partecipazione di numerose istituzioni monegasche, la mostra
sarà suddivisa in sei sezioni, così come voluto dal suo curatore, Thomas
Fouilleron, dottore in Storia, Direttore degli Archivi e della Biblioteca del
Palazzo dei Principi di Monaco : gli spazi cerimoniali religiosi, dalla
chiesa alla cattedrale, una dinastia di origini italiane (XIII-XVII secolo), i
grandi secoli « francesi » (XVII-XIX secolo), l’invenzione di
Monte-Carlo (XIX-XX secolo), i matrimoni mitici (XX-XXI secolo) e gli spazi
cerimoniali civili, dalla sala del trono al cortile d’onore del Palazzo.
In 800 m² i visitatori scopriranno così con interesse e curiosità i grandi
momenti della storia dei Grimaldi, che è indissociabile da quella del
Principato.
Sorta come una fortezza alla frontiera occidentale della Repubblica
italiana di Genova, Monaco divenne il feudo dei Grimaldi, una delle famiglie nobili
della città, tra la fine del XIII e la metà del XIV secolo. I sostenitori
araldici dello stemma dei Grimaldi, alcuni monaci francescani, serbano nella
memoria le circostanze che portarono i Grimaldi ad espugnare Monaco per la prima volta, nel 1297.
All’inizio del XVI secolo, un lungo processo di costruzione della sovranità
portò a riconoscere a livello europeo l’indipendenza di Monaco. Da allora, i
signori di Monaco svilupparono attorno a sé una piccola corte, partendo da una
fortezza trasformata in palazzo rinascimentale.
La mostra ricostruisce gli spazi cerimoniali: religioso e civile, a partire
dal XVII secolo. Questi due poli delineano un percorso cronologico che presenta
le grandi figure della dinastia e i capitoli salienti della storia del
Principato.
Con la nomina a Principe di Onorato II nel 1612, i riti monarchici invalsi
nelle grandi corti per le nascite, i matrimoni e i funerali dinastici,
iniziarono a essere praticati a misura del piccolo Stato. I matrimoni, in un
primo tempo celebrati con l’aristocrazia italiana, passarono poi ad essere celebrati
con la nobiltà francese alla fine del XVII- inizio XVIII secolo. Monaco passò
allora dalla protezione della Spagna degli Asburgo a quella della Francia.
Luigi I di Monaco, figlio del re di Francia Luigi XIV, fu nominato
ambasciatore a Roma. Ottenne il rango di principe straniero alla corte di
Francia in occasione del matrimonio di suo figlio con Maria di Lorena nel 1688.
L’alleanza della principessa Luisa Ippolita con Giacomo di Matignon nel 1715 permise
il perpetuarsi della dinastia. L’Hôtel de Matignon, oggi residenza del Primo
ministro francese, divenne la principale residenza dei principi di Monaco a
Parigi.
Nel 1793 la Rivoluzione francese portò alla perdita d’indipendenza di
Monaco. Dopo la Restaurazione della monarchia nel 1814, il Principato
attraversò un periodo difficile che, nel 1848, contestualmente alle «primavere
dei popoli» che scossero tutta l’Europa, portò alla secessione dell’80% della
sua popolazione e a una riduzione del suo territorio di dieci volte.
La necessaria riconversione economica portò allo sviluppo di un turismo
balneare aristocratico, anche grazie al gioco d’azzardo. Nel 1866 nasceva una
nuova città: Monte-Carlo, dal nome del Principe Carlo III. La Belle Époque fu
permeata da una vita artistica e mondana brillante, che fecero del Principato
uno dei grandi poli di attrazione europei. Uomo di progresso, il principe
Alberto I fu un pioniere dell’oceanografia moderna. Suo figlio Luigi II si
distinse per aver combattuto durante la Prima Guerra mondiale.
Ranieri III gli successe nel 1949 e sposò l’attrice di fama mondiale Grace
Kelly nel 1956. Nel 2011 il loro figlio Alberto II si è sposato con Charlène
Wittstock con un cerimoniale fedele alla tradizione, all’insegna del
rinnovamento.